Il 7 dicembre sarà inaugurata la “Domus del Chirurgo” a Rimini
Il 7 dicembre sarà inaugurata la “Domus del Chirurgo” a Rimini
Dopo la notte rosa il Comune di Rimini propone un’interessante novità. A partire dal 7 dicembre, in occasione dell’inaugurazione dello scavo della “Domus del Chirurgo”, si svolgerà la “Notte antica” una tre giorni in cui i musei resteranno aperti e verranno organizzati molteplici incontri culturali collaterali. Il programma dell’intera manifestazione è in fase di progettazione, ma secondo le dichiarazione fatte dal direttore delle attività culturali Marcello Di Bella al “Corriere Romagna”, sarà il giornalista Michele Mirabella a curare le iniziative, che avranno un’attenzione speciale verso i ragazzi delle scuole, i quali visiteranno in anteprima nazionale la celebre domus.
Il complesso archeologico -la cui scoperta risale all’estate 1989- documenta un’evoluzione degli insediamenti che va dall’età repubblicana a quella moderna.L’edificio battezzato domus “del chirurgo”, è una casa costruita nella seconda metà del II secolo d.C. ristrutturando la parte posteriore a peristilio di un edificio precedente . La struttura,è una specie di “antico ospedale”, una clinica all’interno dell’abitazione di un medico, con uno spazio per ricevere, visitare, curare e operare i pazienti.
L’originale decoro architettonico è testimoniato da una serie di affreschi policromi recuperati tra le macerie, che comprendono parti di soffitti e di pareti a campiture con motivi floreali e/o animali, tra cui si distingue una impressionistica ripresa con scena di porto. Risalta poi il raffinato quadretto in pasta vitrea di produzione orientale, che riproduce un fondale marino con tre pesci vivacemente colorati; dal giardino provengono un grande bacile marmoreo ed il piede di una statua di Ermarco, filosofo epicureo che testimonia l’intellettuale inclinazione del proprietario della casa.
Gli oggetti mobili sono numerosi :oltre a vasellame da cucina e da mensa e ad alcune lucerne compare una vasta dotazione medica composta da più di centocinquanta strumenti chirurgici, da mortai, bilance e contenitori per la preparazione e la conservazione di farmaci e da un vaso conformato a piede per applicazioni curative.
Nonostante i tragici eventi che la colpirono, la Domus è giunta fino a noi. Con ogni probabilità verso il 260 d.C. un incendio, probabilmente in occasione di una scorreria germanica avvenuta ai tempi dell’imperatore Gallieno, distrusse l’intera abitazione ma ha permesso di preservare nei secoli gran parte degli oggetti e mosaici, strutture, intonaci, arredi e suppellettili che offrono un’immagine unica ed importantissima della vita nella Rimini antica.